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Palermo – Spezia 2 – 0, LE PAGELLE / Baniya, Ranocchia e Verre: che tris!

Trentacinque minuti di calcio champagne, i migliori della stagione, legittimano una vittoria strameritata che ha vacillato soltanto per un quarto d’ora, all’inizio del secondo tempo. La partita che Dionisi sognava da tempo, quella che era stata soltanto abbozzata con la Sampdoria e che non aveva dato i frutti sperati. Considerato che lo Spezia era ancora imbattuto questa vittoria acquisisce maggiore peso specifico.
La cosa ‘divertente’ è che il Palermo ha vinto con le armi dello Spezia. C’è il problema del gol? La squadra lo risolve sui calci piazzati, l’arma preferita degli spezzini. Gli attaccanti non segnano (e continuano a non segnare)? Ci pensano i difensori: Baniya (un gol e un quasi gol) e Ceccaroni (due assist). E meno male, perché anche stavolta la partita sembrava stregata. Il portiere avversario, migliore in campo per distacco, aveva più volte tolto la gioia del gol ormai fatto a Verre, a Henry e a Di Francesco. Il gol di Baniya è arrivato come una liberazione da una maledizione.
Non tutti i problemi sono stati risolti, ma la squadra va applaudita per dedizione, impegno e gioco. La formula “fantasia” a centrocampo, con Ranocchia e Verre, si è rivelata produttiva anche se un po’ rischiosa quando non è sorretta dall’intera squadra. Il problema del gol, con l’alternanza Henry – Le Douaron, non è affatto risolto ma almeno per una settimana si può lavorare senza ansia.
Considerate la sconfitta del Cesena e il pareggio casalingo del Pisa si può perfino dire che anche la classifica è migliorata. Ma ora non esageriamo nei complimenti, questa squadra è stata troppo incostante per poter lasciare tranquilli sul futuro.
PALERMO: Desplanches 6; Diakité 6, Baniya 7,5, Nikolaou 6, Ceccaroni 7; Segre 7, Ranocchia 7 (dal 42′ s.t. Gomes s.v.), Verre 7,5 (dal 16′ s.t. Vasic 6); Insigne 6 (dal 27′ s.t. Di Mariano s.v.), Henry 6 (dal 1′ s.t. Le Douaron 6), Di Francesco 6,5 (dal 16′ s.t. Lund 6).
SPEZIA: Gori 8; Wisniewski 5,5, Hristov 6, Mateju 5,5 (dal 16′ s.t. Reca 6); Elia 6, Nagy 5 (dal 26′ s.t. Candelari s.v.), S. Esposito 5,5, Cassata 5,5 (dal 16′ s.t. Bandinelli 5,5), Vignali s.v. (dal 26′ p.t. Bertola 6); P. Esposito 5,5, Soleri 6 (dal 26′ s.t. Di Serio 5,5).
Desplanches 6: Un’uscita da brivido su Elia, che lo anticipa, toglie quanto meno un po’ di serenità all’avversario sulla conclusione a rete. Un’altra uscita ‘ansiosa’ ad inizio di ripresa a conferma di un fondamentale che ancora non governa con sufficiente personalità. Si guadagna la sufficienza con una bella risposta su botta di Soleri da dentro l’area.
Diakité 6: Sembra nervoso ed è comunque spesso impreciso quando si tratta di appoggiare la palla ai compagni più avanti. Però ha grande voglia di combattere, in linea con il resto della squadra. Il duello con Elia sulla fascia termina in sostanziale parità.
Baniya 7,5: Segna di testa, dal limite dell’area piccola sugli sviluppi di un corner, il gol che sblocca la partita portando un po’ di serenità alla squadra, che pensava che la porta avversaria fosse stregata. A un passo dalla doppietta personale nel secondo tempo, sempre di testa e sempre su calcio piazzato di Ranocchia: portiere battuto ma salva Reca sulla linea. Ed è nei paraggi della palla anche quando arriva l’autogol del 2 a 0. Prestazione positiva anche al di là della fase offensiva, conferma di essere l’uomo di maggiore personalità in difesa.
Nikolaou 6: Lo Spezia punge poco in attacco e la sua partita è tutto sommato tranquilla. Anche sulle palle aeree sembra più attento del solito.
Ceccaroni 7: Un’altra prestazione intelligente. Dà copertura sufficiente sulla fascia, spinge, aiuta i compagni nella costruzione del gioco. E la grande novità di giornata sono i due assist: sul gol dell’1 a 0, la ‘spizzata’ sul primo palo è sua ed è probabilmente uno schema provato più volte in allenamento. E difatti nella ripresa concede il bis che procura l’autogol del 2 a 0.
Segre 7: Le previsioni della vigilia, su una temuta inferiorità a centrocampo, vengono ben presto fugate. Merito anche suo, che “fa legna”, inseguendo tutti i palloni. Ormai la trequarti avversaria la vede con il binocolo ma finché garantisce il filtro a centrocampo fa bene il suo mestiere. Nel secondo tempo fa la differenza e l’assist per Lund in pieno recupero meritava miglior fortuna.
Ranocchia 7: Confermato play della squadra dopo la bella prestazione con la Sampdoria. Sembra ancora più a suo agio in una posizione che gli consente ogni tanto di mettere in mostra le grandi qualità tecniche con aperture di gioco di 40 metri. È anche attento a non lasciarsi attrarre troppo in attacco mantenendo gli equilibri. È lui che batte i corner dei gol. Esce a pochi minuti dalla fine tra gli applausi.
(dal 42′ s.t. Gomes s.v.): Tre minuti per fare presenza. Ma li impiega bene nonostante la gara sia già decisa.
Verre 7,5: Primo tempo sontuoso, verrebbe da chiedersi cosa ci fa in Serie B un giocatore così. Aperture di gioco, assist al bacio, tiri in porta, assistenza continua ai compagni. Davvero da applausi a scena aperta. La risposta alla domanda iniziale arriva nel secondo tempo: Verre fa la comparsa per un quarto d’ora, non ne ha più e Dionisi deve sostituirlo anche perché il Palermo sta pericolosamente arretrando.
(dal 16′ s.t. Vasic) 6: Schierato da mezz’ala sinistra, non ha grandi occasioni per mettersi in mostra. Si impegna per la causa, recupera qualche pallone importante, sta bene fisicamente.
Insigne 6: Un po’ più in ombra. Dopo essere stato il giocatore più intraprendente della prima parte della stagione è un po’ più sulle sue. Meno giocate, meno incursioni al centro del campo ma un buon rigore tattico che gli consente di guadagnarsi la sufficienza.
(dal 27′ s.t. Di Mariano s.v.): Prova a dare ossigeno alla fascia destra e a tenere lontani i giocatori dello Spezia dalle zone pericolose. Buona volontà.
Henry 6: Si capisce pure a occhi chiusi che cerca il gol con rabbia. Ci va vicino, vicinissimo ma non lo centra nemmeno questa volta. Colpa del portiere avversario che fa miracoli, colpa anche del palo ma colpa anche della sua frenesia sottoporta. Non approfitta di una respinta del portiere e a porta vuota, non riesce a deviare perché si fa anticipare. Esce all’intervallo, non si sa se per motivi tattici o fisici. O forse perché era già ammonito. La sufficienza è un premio all’impegno.
(dal 1′ s.t. Le Douaron) 6: Entra nel periodo peggiore della squadra che non riesce a superare la metà campo e lo abbandona un po’ al suo destino. Si impegna dove e quando può e se raggiunge la sufficienza è proprio per la disponibilità al sacrificio.
Di Francesco 6,5: Molto attivo sulla fascia sinistra, crea abbastanza e sembra anche in buona condizione atletica. Sbaglia un gol su un contropiede innescato da un passaggio geniale di Verre ma bisogna riconoscere i meriti al portiere avversario. Nel secondo tempo diventa troppo nervoso, quasi una rissa con Mateju per un brutto fallo dello spezzino, ammonizione per reazione e poco dopo l’uscita dal campo per non rischiare.
(dal 16′ s.t. Lund) 6: Gioca più ‘alto’ del solito, quando entra la squadra sta vacillando e servono forze fresche. Anche lui, come gli altri, va premiato per l’impegno. Si divora il gol del 3 a 0 nel recupero.
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Fonte: StadioNews24
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