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Dionisi a testa alta verso la sfida più dura. Cannavaro e Pirlo sullo sfondo

Il Sassuolo, a cui è legato da ricordi complessivamente buoni, avrebbe voluto incontrarlo in ben altro contesto. Alessio Dionisi comprende bene tutte le pressioni che è costretto a caricarsi sulle spalle – anche quelle non direttamente connesse agli aspetti tecnici – e cerca di mantenere un atteggiamento ottimistico sulle prospettive della squadra.
Anche questa volta, nella conferenza stampa dell’antivigilia, le risposte di Dionisi sono un concentrato di diplomazia, di cose dette e non dette, di sentimenti contrastanti. Il tecnico, che mastica calcio ad alto livello da 10 anni, sa benissimo che la sfida di sabato a Reggio Emilia nasconde tantissime insidie, per sé e per la squadra.
Non è la classica partita contro la prima della classe da affrontare a mente sgombra, senza avere nulla da perdere, ma potrebbe essere un bivio. Dopo la contestazione di domenica e la scelta di continuare il ritiro (“una decisione societaria”, ha ribadito Dionisi), quella col Sassuolo potrebbe anche essere l’ultima spiaggia.
Non è un mistero che ci siano già stati contatti con allenatori ‘liberi’ per un primo giro d’orizzonte. Il nome di Fabio Cannavaro, uscito nelle ultime ore, è ancora un’ipotesi che potrebbe diventare più concreta se col Sassuolo dovesse andare male. Ma nel campo delle ipotesi c’è anche Andrea Pirlo, esonerato dalla Sampdoria e adesso ammaliato dai dollari degli arabi. Normale amministrazione, nel mondo del calcio, quella di guardarsi intorno per essere pronti a qualsiasi evenienza.
Con Gardini e De Sanctis, comunque, Dionisi si è confrontato più volte in questi giorni. “Abbiamo identità di vedute, c’è condivisione, il Palermo ha dirigenti molto preparati”, ha risposto l’allenatore con l’idea di dare un segnale all’esterno di coesione. Dionisi però sa bene che ognuno analizza i fatti da punti di vista diversi e fa dei precisi distinguo.
“Per me i risultati si raggiungono con la prestazione – ha aggiunto il tecnico – . Se i risultati non arrivano, io mi assumo le mie responsabilità, i dirigenti se ne assumono altre“. Poi un’altra frase che si presta a possibili interpretazioni: “Non mi parlate del futuro, sono concentrato sul presente”. Una situazione complicata, più di quanto si pensi.
Dionisi, che probabilmente non ha ancora un’idea precisa della formazione da schierare, lo sa benissimo e punta anche sull’orgoglio e sul senso d’appartenenza. “Il Sassuolo è la più forte, ma noi siamo il Palermo“. E questo è un preciso messaggio diretto alla squadra.
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Fonte: StadioNews24
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