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Dionisi: “Contestazione? Sorrido, però mi dispiace. Rialzeremo la testa. Sul ritiro…”

Terza sconfitta di fila del Palermo che perde al Mapei contro il Sassuolo. Alessio Dionisi, intervenuto in conferenza, ha analizzato la gara affermando che i rosa non hanno demeritato ma che al contempo urge premere sull’acceleratore per uscire dal baratro.
“Non posso affermare ciò che non penso: se parliamo dei numeri c’è poco da dire – afferma -. Bisogna migliorare perché sono importanti i fatti. La prestazione non basta. Oggi non credo si sia vista la differenza che c’è in classifica, ma avevamo davanti una squadra forte. Siamo responsabili, ci metto la faccia. Ma dobbiamo convincerci che possiamo fare di più. Io per primo”.
“Nell’ultimo periodo ci sono stati diversi nostri demeriti. L’allenatore può solo allenare e migliorare il gruppo, poi l’episodio sposta l’inerzia. Io sono con la squadra: in campo mette tutto ma ovviamente non basta. Potrei sembrare fuori contesto rispetto al momento che stiamo vivendo ma devo parlare della prestazione”, conclude.
Poi, i singoli. “Se prendi gol su punizione da 25 metri non è demerito. Giocavamo con una squadra che ha più gamba e qualità. Le Douaron non l’avrei sostituito ma se non tolgo lui non metto gli altri. Appuah ci serviva per gamba. Oggi non avevamo terzini destri ed è stato improvvisato Baniya su Laurienté: lo ha fatto bene. Io sono soddisfatto dei ragazzi“.
… e il futuro. “Se rischio? Chiedete alla società. Sono una persona equilibrata. Sentire i cori contro non mi fa piacere, non credo di meritarmeli ma ci sta visti i risultati. Per la gente l’allenatore è il colpevole, se lo sarà anche per la società prenderà provvedimenti. Ma cambiare l’allenatore è l’atto più semplice. Io non ho mai visto un allenatore difendere o far gol. Sorrido però mi dispiace, parlerei comunque bene della mia esperienza a Palermo. Io però sono convinto che rialzeremo la testa”.
Infine, la possibilità di prolungamento del ritiro. “Un provvedimento della società, stasera rientriamo a Palermo, poi vediamo. La società vuole la stessa cosa che vogliono i tifosi e che vogliono i giocatori e l’allenatore. C’è sinergia. Ognuno ha le proprie responsabilità, io me le sento e tanti me lo ricordano, giustamente. Io però cammino a testa alta”.
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Fonte: StadioNews24
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