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La radio di Gomis, il sì di “Gigio” al City e il messaggio di speranza: “Più Pohjanpilo per tutti”


Come si fa a non volere bene ad Alfred Gomis? Il web è stato, come sempre, cinico e sarcastico nel commentare l’ennesima disavventura calcistica che già ad agosto ha messo il senegalese fuori dai giochi per almeno due mesi e mezzo. La verità è che il portierone del Palermo, molto amato nello spogliatoio dai compagni per simpatia e carisma, è campione di sfortuna.
Dal “radio” alla radio rubata
L’infortunio, avvenuto durante l’amichevole con il City, era stato sottovalutato da tutto lo staff rosanero. Colpa di un clamoroso equivoco e del troppo chiasso che c’era sugli spalti, che rendeva difficili le comunicazioni. Il medico, dal terreno di gioco, aveva urlato: “Gomis si lamenta del radio, si è fatto male con la grande pallonata sul tiro di Reijnders e vuole uscire”.
Dalla panchina però hanno capito che Gomis si stava lamentando perché gli avevano rubato la radio della sua auto posteggiata nel piazzale. E così da bordo campo hanno trovato la soluzione: “Ditegli di continuare a parare che poi la radio gliela ricompriamo“. La realtà, si è capito il giorno dopo, era ben diversa.
Pigliamocela a ridere, con l’arma dell’ironia, che tanto è ancora metà agosto e il campionato non è cominciato. Del resto, ho visto che anche il direttore Monastra si è dato all’ironia con una trasmissione Facebook (Calciomercato LIVE, ndr.) che – se la vedono all’Asp – potrebbe costargli un Tso immediato: forse non regge più la birra come un tempo. Certo è che rischia di rubarmi il posto di lavoro.
Porta girevole in salsa rosanero
A proposito di portieri e di ironia, continuo sul filone del portiere. Perché era notorio che il Palermo avrebbe voluto confermare Gomis – professionista esemplare – ma c’era ancora qualche dubbio e nessuno voleva prendersi la responsabilità della decisione. Così hanno delegato Reijnders, che ha provveduto con un tiro di straordinaria potenza. E ora si torna sul mercato, con buona pace del d.s. Carlo Osti che già pregustava una settimana di Ferragosto serena dopo 45 giorni di superlavoro.
Per ironia della sorte, in contemporanea con l’infortunio di Gomis si è registrata la lite tra Donnarumma e il Psg. Il portiere della nazionale italiana è tornato sul mercato e sembra stia per dire sì al City Group: solo che, chissà per quale ragione, preferirà il Manchester City al Palermo. State sicuri che i soliti “leoni da tastiera”, nemici della contentezza, cominceranno a ‘ricamare’ su questa scelta domandandosi perché la società non ha voluto fare questo sforzo o perchè Gigio ha sottovalutato la piazza di Palermo. I tifosi rosanero, per fortuna solo una piccola parte, sono fatti così.
Total pink? Problema risolto
Del resto ci si mette anche Haaland. Il centravanti norvegese, che ha dimostrato di essere il migliore del mondo eludendo addirittura la marcatura asfissiante di Bani, a fine partita, contento dell’accoglienza ricevuta, ha scritto sui social: “Alla prossima”. Più ironia di così…. E quando potremo mai incrociarlo di nuovo?
Però va detto: mai come adesso la società rosa ha saputo creare entusiasmo in città, dimostrando soprattutto di ascoltare le legittime esigenze dei tifosi. Prendete le maglie: il “total pink” lanciato quest’anno ha avuto qualche critica perché manca il nero? Nessun problema: visti i rapporti, è stato chiesto al City di scendere in campo con il “total black” e così – con semplicità – sono stati risolti anche i problemi cromatici.
Noi gli Oasis, voi Alamia&Sperandeo
L’amichevole con il City, occorre dirlo, è stata una cartolina strepitosa inviata al mondo del calcio da Palermo. Se n’è parlato dovunque, e gli spettatori Tv si sono contati a milioni. Merito anche di una coreografia strepitosa, con la curva Nord – che in segno di ospitalità – ha dedicato lo striscione gigante agli Oasis, il celebre gruppo musicale nato a Manchester. Di rilievo, a proposito di ironia, la “risposta” del giornale satirico online “LOr’a, quotidiano irriverente” che ha riproposto la stessa fotografia taroccandola con un’immagine iconica di Alamia&Sperandeo. Ognuno ha i suoi santini.
Vorrei chiudere con una battuta captata allo stadio. Due tifosi stavano commentando il fatto che Brunori era troppo lontano dall’area e che Pohjanpalo già da tempo non riesce a trovare la via del gol. Uno dei due non trovava le parole giuste per suggerire la soluzione, l’altro lo ha aiutato con una sentenza. “Ci vuole… più Pohjanpilo per tutti”.
NOTA BENE: la foto di copertina è stata elaborata con l’intelligenza artificiale.
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Fonte: StadioNews24
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