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Palermo, la partita perfetta: ora i rosa fanno paura. Le pagelle ironiche di A&F

Si vive per partite così. I giorni passano lenti. La testa non conosce altri pensieri. Si telefona, si parla, si cerca conforto. Si immagina e si sogna. Ma poi il momento arriva. Lo stadio è una bolgia, ci sono tutte le generazioni, sentiamo accanto anche tutti i cari che ci mancano. Il fiato è sospeso e noi, al fischio d’inizio, sentiamo il sapore della felicità già solo per il gusto di esserci.

La partita è secca, la giochiamo in casa e abbiamo due risultati su tre a disposizione fino ai supplementari. Possiamo stare tranquilli? Ma quando mai! Bisogna segnare e giocare per evitare infarti tra gente anziana come noi. Mignani sorprende con una formazione quasi spregiudicata! In difesa cambio naturale tra lo squalificato Nedelcearu e Ceccaroni. Gomes va in panchina e a centrocampo giocano Ranocchia e Segre. In avanti Brunori fa coppia con Soleri ma c’è ancora Insigne!

L’atmosfera è incandescente e il Palermo parte pressando fortissimo senza attendere la Samp e provando subito a segnare. E dopo il gol sfiorato al primo minuto da Soleri, proprio sui piedi di Insigne arriva un pallone che può farlo diventare l’eroe della serata e farci cambiare per sempre la nostra opinione. Ma mette fuori da due passi e non si capisce come! E noi continuiamo a pensarla come prima.

Si infortuna Ceccaroni ed entra Marconi. C’è paura ma è l’uomo dei playoff, come ci suggerisce il giovane supertifoso Ruggero, sempre presente benché ingessato e su sedia a rotelle. E dunque noi speriamo. Nel frattempo Insigne infila una serie di minchiate da tirare giù lo stadio e ci auguriamo davvero che segni un gol perché sarebbe l’unico modo per recuperare un minimo di normalità. E’ il Palermo a fare la partita e il portiere blucerchiato deve salvare su Soleri dopo un bel cross di Brunori.

Meritiamo di piu! E finalmente la grande pressione rosanero viene premiata! Su un calcio d’angolo arriva un batti e ribatti che porta la palla sui piedi di Diakité. Non sappiamo come e neanche perché ma il difensore rosanero si gira e si rigira e trova la rete con un destro che fa esplodere di gioia il Barbera!! Arriva anche il fischio del primo tempo e c’è stata una sola squadra in campo: il Palermo di Mignani, perfetto nell’atteggiamento e nel gioco.

Continuiamo così. Si ricomincia e non facciamo neanche in tempo a capire se ci sono cambi che il Palermo raddoppia! Lund mette dentro un cross rasoterra su cui arriva come un falco Diakité che non sbaglia! Il Palermo ora gioca sul velluto e la Sampdoria non ci capisce più nulla: spettacolo alla Favorita! Il primo tiro in porta della Samp arriva al sessantesimo e non fa neanche troppa paura. Ed è solo da questo momento che comincia il pressing dei doriani perché il Palermo, giustamente, rifiata un po’.

Entra Gomes per Insigne e cominciamo ad alzare muri. Mignani fa troppi cambi tutti insieme e non ci capiamo più niente: guardatevi le pagelle del direttore Monastra se cercate precisione! I rosa segnano anche il terzo ma è fuorigioco. Arriva il fischio finale ed è un tripudio.

Il Palermo schianta la Sampdoria con una partita perfetta e gridiamo al mondo che per la serie A bisognerà fare i conti con noi. Si gioca lunedì la prima con il Venezia, i vantaggi sono finiti, ma dopo una partita cosi ora sono gli altri che devono avere paura perché noi non vogliamo fermarci più. Forza Palermo!

Desplanches 6,5 – Non deve compiere grandi interventi ma quelle poche volte che viene chiamato in causa risponde presente. Attento.

Graves 7 – In teoria gli attaccanti doriani fanno paura, in pratica controlla con serenità tutto quello che passa dalle sue parti . Glaciale.

Lucioni 8 – Nuca, tacco, punta, piede, orecchio, tigna come nel film di Fantozzi lui in un modo o nell’altro le prende tutte. Ovunque.

Ceccaroni s.v.:

(dal 20′ p.t. Marconi) 7,5 – Quando è chiamato in campo per sostituire Ceccaroni infortunato non si sa se più spaventato sia lui o il pubblico della Favorita. Ma lui si esalta con l’aria dei playoff e ci ripaga con una prestazione straordinaria per concentrazione, dedizione, anima e cuore. Bentornato.

Diakité 10 e lode – Una doppietta pesantissima e di pregevole fattura per esecuzione, tempismo, lettura della posizione e fiuto del goal. E non aggiungiamo altro su tutti i 95 minuti stratosferici. MVP.

Ranocchia 7 – Conferma la crescita costante post infortunio innescando spesso l’azione subito dopo il recupero di una infinità di palloni e non rinunciando a giocate offensive personali, sfiorando anche il gol del 3-0. Autoritario.

(dal 32′ s.t. Henderson) s.v. – Venti minuti con la stessa intensità di inizio campionato a conferma che se c’è da battagliare lui c’è. Deciso.

Segre 10 – Se fossimo degli statistici seri, e non degli umili cronitifosi distrutti dalla tensione, avremmo dovuto calcolare esattamente il numero di chilometri corsi, di palloni recuperati e giocati, di contrasti e tackles vinti e inserirli in un foglio Excel per sviluppare degli istogrammi spaventosi per un solo giocatore. Superman.

Lund 7,5 – Anche lui sembra tornato sui livelli che tanto ci avevano esaltato all’inizio della stagione, giocando finalmente una partita intensa e attenta in fase difensiva e, ciliegina sulla torta, confezionando l’assist che il nuovo bomber rosanero insacca per il 2-0. Guardingo.

Insigne 6 – Sbaglia un goal da pochi metri che era più difficile calciare fuori, si accappotta da solo in almeno un paio di occasioni e perde dei palloni pericolosi ma noi dopo una gioia così non ci sentiamo di bocciare nessuno. Salvato.

(dal 20′ s.t. Gomes) 6 – Entra nel momento di maggiore pressione della Sampdoria quando c’è da dare ordine e tranquillità e ci riesce serenamente. Calmo.

Brunori 7 – Il nuovo modulo lo penalizza quale terminale offensivo ma lui, da bravo capitano, sI mette totalmente al servizio della squadra correndo come un dannato e sfoderando giocate intelligenti ed assist per 75 minuti. Manny tuttofare.

(dal 32′ s.t. Mancuso) s.v.

Soleri 8 – Fa a sportellate con tutto e tutti, sfiora due volte il gol, distribuisce assist su tutto il fronte d’attacco e su ogni palla non molla mai e mai vuol dire mai. Elevato.

(dal 32′ s.t. Di Francesco) s.v.

Mignani 8 – Confeziona la partita perfetta sin dalla formazione che mette in campo, cautamente offensiva e veemente sin dalle prime battute. Anche nella gestione della gara non sbaglia praticamente nulla. Stratega.

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GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH

LA CRONACA DEL MATCH

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

LE DICHIARAZIONI DI MIGNANI

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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