Sport
Sampdoria sotto assedio: maglie consegnate agli ultras, petardi e minacce

La frattura tra la Sampdoria e la sua tifoseria è ormai insanabile. Dopo la retrocessione in Serie C, a Genova si respira un clima carico di tensione, dove il confine tra protesta e minaccia sembra ormai sfumato. Nella giornata di ieri (venerdì 16 maggio), al centro sportivo “Mugnaini” di Bogliasco, i gruppi della Gradinata Sud hanno duramente contestato la squadra, ritenuta indegna di rappresentare i colori blucerchiati. È scattata così una richiesta simbolica ma potente: la consegna delle casacche d’allenamento, per privare i calciatori di un’identità ormai ritenuta tradita.
Dietro questo gesto, tuttavia, si cela un’intesa tra gli ultras e la Questura. Le maglie saranno donate alla Onlus “La Rianimazione dei bambini” dell’ospedale Gaslini, in un tentativo di riportare la protesta su un piano civile e simbolico. Ma non tutto è andato in quella direzione.
Negli ultimi giorni si susseguono episodi inquietanti. Dopo i petardi esplosi sotto casa dell’attaccante M’Baye Niang e la contestazione a Bogliasco, nuove tensioni sono emerse: secondo Il Secolo XIX, alcuni tifosi avrebbero raggiunto le abitazioni di Massimo Coda e Matteo Ricci, dove sono stati fatti esplodere altri ordigni e danneggiata un’auto, che però non appartiene ai calciatori. Fonti locali parlano anche di individui armati di spranghe in giro per la città.
Le Forze dell’Ordine hanno alzato il livello di allerta. Si temono ulteriori blitz e azioni intimidatorie. Intanto, i giocatori vivono in un clima surreale, blindati e sotto pressione. La retrocessione non ha soltanto segnato una caduta sportiva, ma ha incrinato il legame tra squadra e città. Genova è tesa, ferita. E la Sampdoria, oggi più che mai, è una società da ricostruire, dentro e fuori dal campo.
L'articolo Sampdoria sotto assedio: maglie consegnate agli ultras, petardi e minacce proviene da Stadionews24.
Fonte: StadioNews24
Commenta con Facebook: