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Spezia – Palermo 1 – 2 LE PAGELLE / Pohjagol, Pierozzi e Peda: le tre P della vetta

Il Palermo guarda tutti dall’alto in basso. Vince a La Spezia con pieno merito, complicandosi colpevolmente la vita solo nei cinque minuti di recupero, che sono stati vissuti con palpitazione dopo che Blin aveva provocato un rigore evitabile. Ma il Palermo è riuscito a reggere senza intoppi l’aggressività spezzina e può adesso esultare.

Una vittoria come tante altre ne vedremo da qui alla fine della stagione, cercata e trovata con abnegazione e spirito di sacrificio, riuscendo a far valere i diritti della classe con Pohjanpalo e Palumbo. L’abbraccio finale tra squadra e Inzaghi spiega tante cose, l’abbraccio virtuale con i tanti tifosi sugli spalti è un altro segnale.

La vittoria assume più significato perché conquistata di forza e di testa, nonostante l’infortunio di Bani a metà primo tempo, la squalifica di Ceccaroni e qualche cambio di formazione. È un Palermo, insomma, che vince di squadra anche quando riesce a valorizzare le giocate dei singoli. Un plauso anche a Peda e Pierozzi, altre due “P” fondamentali per il raggiungimento di questa vittoria.

Ah, dimenticavo: ora c’è la sosta, che dovrebbe permettere a Inzaghi di far tirare il fiato a un po’ di giocatori e poi al “Barbera” ci sarà il Modena, ex capolista (almeno fino a domani): scommettiamo che ci saranno altri 32.000 paganti allo stadio?

SPEZIA: Sarr 6; Wisniewski 5,5, Cistana 6, Mateju 5 (dal 37′ s.t. Vlahovic s.v.); Vignali 5,5 (dal 18′ s.t. Candela 5,5), Cassata 5,5 (dal 24′ s.t. Comotto 5,5), Esposito 5, Kouda 5,5, Aurelio 5,5 (dal 24′ s.t. Beruatto 5,5); Lapadula 5, Soleri 5 (dal 18′ s.t. Aristico 5,5).

PALERMO: Joronen 7; Peda 7, Bani 6 (dal 22′ p.t. Diakitè 6, dal 1′ s.t. Gyasi 6), Veroli 6,5; Pierozzi 7,5, Gomes 6 (dal 37′ s.t. Giovane s.v.), Blin 6, Augello 6 (dal 24′ s.t. Bereszynski 6); Palumbo 7 (dal 24′ s.t. Segre 6), Le Douaron 7; Pohjanpalo 7,5.

Joronen 7: Aveva parato il rigore di Esposito con un tuffo straordinario, aveva respinto anche il secondo tentativo dello Spezia, è capitolato sulla deviazione involontaria di Giovane. Poi, nel recupero, un’uscita bassa tra un groviglio di gambe. La sua partita è più o meno tutta qui, è rimasto a guardare per quasi 90′ , impegnato soltanto in un’uscita bassa nel recupero del primo tempo e in una parata facile all’inizio della ripresa.

Peda 7: Parte terzino a destra, con buoni risultati, ma poi deve spostarsi al centro per sostituire Bani infortunato: aumentano le difficoltà e le responsabilità ma non diminuisce il rendimento. Ottima una chiusura su Artistico, preciso negli anticipi, autorevolezza in costante aumento. Peda sta scalando la classifica della fiducia.

Bani 6: Venti minuti solidi, come al solito. Poi si accascia e chiede il cambio per quello che è certamente un problema muscolare: non aveva fatto scatti o contrasti o movimenti strani, il che non rende meno ansiosa l’attesa degli esami strumentali.

(dal 22′ p.t. Diakitè) 6: Si piazza da terzino, è vivace e concentrato ma anche confusionario con la palla al piede. Il suo dinamismo è utile ma rimedia un’ammonizione evitabile che gli costa la sostituzione nell’intervallo in ossequio alla ‘legge’ di Inzaghi.

(dal 1′ s.t. Gyasi) 6: Parte a destra, la partita non è complicata perché quando entra il risultato pende già per il Palermo e subito dopo il suo ingresso arriva il raddoppio che sfarina la squadra spezzina anche sotto l’aspetto psicologico. Conferma di essere un jolly quando Inzaghi lo cambia di fascia a metà ripresa. E partendo dalla sinistra inventa una bella giocata a partita ormai virtualmente finita.

Veroli 6,5: Intimidito da quella maglia da titolare che Inzaghi gli assegna per sostituire Ceccaroni. Partenza con qualche apprensione e un po’ di approssimazione. Ma la squadra continua a servirgli tanti palloni e lui con il passare dei minuti si libera dell’ansia da prestazione e cresce nel rendimento. Entra anche nell’azione del 2 a 0 come assist man, è suo l’ultimo tocco di testa prima del gol di Pierozzi.

Pierozzi 7,5: Il suo gol di testa chiude di fatto la partita e conferma la sua abilità a farsi trovare al posto giusto nelle rare incursioni in area avversaria. È un giocatore trasformato rispetto alla passata stagione ed è per questo che Inzaghi non vuole privarsene mai, a costo di cambiargli spesso ruolo e porzione di campo. Pierozzi parte sulla fascia destra e la percorre in lungo e in largo mettendo in mezzo qualche pallone interessante ma soprattutto creando disagio a Mateju che su di lui ha rimediato l’ammonizione. Cambia ruolo nella ripresa con l’ingresso di Gyasi e torna sulla linea dei difensori.

Gomes 6: Trotterella, non è ancora al meglio delle sue possibilità. Affianca Blin al centro del campo ma nel primo tempo non ha grandi giocate tecniche. Cresce un po’ nella ripresa, controllando meglio i velleitari tentativi avversari. Ancora una volta al momento di uscire sembra avere i crampi, segnale che deve un attimo gestirsi.

(dal 37′ s.t. Giovane) s.t.: Rileva Gomes anche nella posizione in campo. È sfortunato protagonista dell’involontaria deviazione del 2 a 1.

Blin 6: Ancora una volta gestisce la zona mediana con personalità, buon dinamismo e anche un buon palleggio. Dal suo piede parte un ottimo corner che innesca il gol del 2 a 0, più in generale tocca a lui la maggior parte dei calci piazzati. Ottima prestazione rovinata da un tocco di mano piuttosto evidente in area che costa un rigore (poteva costargli l’espulsione) e prima un’ammonizione rimediata nel tentativo di recuperare un pallone che lui stesso si era fatto soffiare ingenuamente.

Augello 6: Arriva raramente al cross ed è un peccato perché quando mette la palla al centro è sempre un belvedere. Meglio nella ripresa, quando un po’ tutta la squadra gioca con più leggerezza e più precisione. Non ha lo strapotere atletico delle prime giornate ed esce a metà ripresa.

(dal 24′ s.t. Bereszynski) 6: Va a piazzarsi sulla fascia destra, dirottando Gyasi dall’altra parte.

Palumbo 7: L’assist per il gol di Pohjanpalo è suo: un cross con il contagiri. La sua partita però è nobilitata soprattutto da un buon dinamismo, insegue spesso Esposito e fluttua sulla linea delle trequarti senza fissa dimora. È la condizione ideale per liberare la sua qualità, toccando il maggior numero di palloni e portando un po’ di disorientamento tra gli avversari. Ha la qualità ma non ancora la resistenza per restare in campo 90 minuti. Inzaghi lo toglie a metà ripresa.

(dal 24′ s.t. Segre) 6: Dà una mano al centrocampo in una partita che si complica solo nei cinque minuti di recupero.

Le Douaron 7: Un bel passo avanti: sfiora il gol ad inizio partita con un colpo di testa poi deviato da Mateju e salvato con un miracolo di Sarr, gioca e recupera tanti palloni, fa pressing e prende molti palloni aerei vaganti, sa farsi fare fallo e gioca per la squadra con buona intelligenza tattica, provvidenziale anche quando devia in angolo il tiro in porta di Kouda. Deve migliorare come attaccante puro, nel primo tempo ha una bella opportunità sul ‘suo”‘piede sinistro e manda la palla alta, nella ripresa – ben servito sulla corsa da Gomes – manda la palla fuori: se migliorerà in questo fondamentale sarà davvero all’altezza del costo del cartellino.

Pohjanpalo 7,5: Sblocca la partita con il suo quarto gol stagionale che è tutt’altro che facile: addomestica un pallone spiovente al limite dell’area piccola, si allarga un po’ sulla destra e tira in diagonale con una torsione del busto non banale. Entra anche nell’azione del secondo gol con un tiro al volo su azione di corner che viene respinto da un difensore prima di finire sulla testa di Pierozzi. Aggiungiamoci una serie di palloni difesi con i denti e smistati ai compagni meglio piazzati. Cosa volere di più da un attaccante?

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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