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Palermo – Ascoli 2 – 2 LE PAGELLE: difesa insufficiente, Brunori-Soleri bene

Il pareggio vale soltanto la certezza dei playoff (ma non del sesto posto) e gara difficile da analizzare, giocata tra l’altro con la vistosa contestazione dei tifosi ultras che hanno lasciato vuoti gli spalti all’inizio e alla fine della gara. Il pareggio è arrivato in pieno recupero dopo alcuni segnali incoraggianti e altre conferme negative. In ogni caso, Mignani ha ancora rimandato il suo primo appuntamento con la vittoria

La nota più lieta è stato il debutto positivo di Desplanches e l’ottima prestazione del duo d’attacco Soleri – Brunori, autori di un gol ciascuno. Fra le note negative un’altra prestazione difensiva incerta, con due reti subite e due giocatori usciti malconci prima della fine. Rivedibile la prestazione di Ranocchia.

Sul piano atletico il Palermo ha giocato un buon primo tempo ma nella ripresa ha mollato come sempre, lasciando l’iniziativa agli avversari e giocando con atteggiamento passivo. Troppo poco per sperare di poter fare bene i playoff.

PALERMO: Desplanches 6,5; Nedelcearu 5,5 (dal 37′ s.t. Stulac s.v.), Lucioni 6, Ceccaroni 5,5 (dal 37′ s.t. Marconi s.v.); Diakité 5,5, Segre 6,5, Gomes 6 (dal 12′ s.t. Henderson 6), Ranocchia 5,5 (dal 22′ s.t. Di Francesco 6), Lund 5,5; Soleri 7,5, Brunori 8 (dal 37′ s.t. Mancuso s.v.).

ASCOLI: Vasquez 5,5; Bellusci 5,5, Botteghin 5, Mantovani 6; Falzerano 5,5 (dal 37′ s.t. Duris s.v.), Valzania 5 (dal 12′ s.t. Masini 5,5), Di Tacchio 5,5 (dal 12′ s.t. Rodriguez 5,5), Celia 5,5 (dal 20′ s.t. D’Uffizi 6), Zedadka 5; Caligara 7,5; Tarantino 5,5 (dal 12′ s.t. Nestorovski 6).

Desplanches 6,5: È il suo debutto stagionale dopo tante panchine e qualche presenza in nazionale. Un debutto spesso invocato – come critica indiretta a Pigliacelli – salutato positivamente dal pubblico. Ma alla prova dei fatti gli tocca la stessa sorte del titolare: prima conclusione avversaria e primo gol subito. Non ha grandi responsabilità sul colpo di testa di Caligara, la palla è quasi all’incrocio e lui può solo toccarla: purtroppo la difesa rosanero, sui palloni alti, continua a essere facilmente vulnerabile. Incolpevole sul gol del 2 a 2. Bravo su una conclusione ravvicinata di Nestorovski. Fa bene l’ordinaria amministrazione, dimostra riflessi e forse un po’ di coraggio in più nelle uscite. Va rivisto ma il suo debutto è comunque positivo.

Nedelcearu 5,5: Gioca da ‘braccetto’ di destra nella difesa a tre. L’1 a 1 dell’Ascoli nasce da un suo rinvio corto e rasoterra, tutt’altro che impeccabile, che alimenta l’azione avversaria. La partita non presenta particolari difficoltà, nel secondo tempo il lavoro aumenta ma non il ritmo della gara.

(dal 37′ s.t. Stulac) s.v.: Pochi minuti per togliersi di dosso l’odore di naftalina.

Lucioni 6: Il gol-lampo nasce da un suo rilancio in avanti in verticale, come aveva fatto con Brunori due partite fa: la coincidenza non può essere un caso. Tra i tre difensori è quello più sicuro, a livello anche di posizione e di percentuale di palle alte allontanate.

Ceccaroni 5,5: Sta a guardare, colpevolmente, sul colpo di testa di Caligara senza nemmeno riuscire a disturbarlo, amnesia grave. Nemmeno per lui la partita presenterebbe particolari difficoltà contro un Ascoli modesto ma se il Palermo è così fragile sui palloni alti è anche demerito suo. Finisce in condizioni precarie ed esce.

(dal 37′ s.t. Marconi) s.v.: Anche per lui un ritorno gradito, nei playoff può ancora essere utile.

Diakité 5,5: Sul taccuino della cronaca c’è scritto che si divora un gol da pochi metri e che subisce un’ammonizione precoce. Detta così, potrebbe sembrare una giornata iniziata male: in realtà la sua posizione di quinto a destra del centrocampo sembra calzargli meglio del ruolo di difensore puro. Finalmente si vede un po’ più spesso oltre la linea di metà campo e si rivede anche una sua buona condizione fisica quando c’è da sprintare sugli avversari.

Segre 6,5: Il suo fiuto del gol gli consente di inventare la rete del 2 a 1: prima tiene la posizione su un colpo di testa di Soleri, poi protegge la palla e la restituisce al compagno con una bella rovesciata. Mignani questa volta lo schiera sul centrosinistra e Segre garantisce comunque un grande lavoro di filtro e spinta, sembra anche recuperato sul piano fisico.

Gomes 6: Solita posizione, solita prestazione da smistatore di palloni con poca rapidità e inventiva. Ma complessivamente anche lui sembra un po’ più vivo. Meriterebbe un calcio di rigore nel primo tempo ma l’arbitro non lo degna nemmeno di una rivisitazione al Var. Esce per un problema muscolare.

(dal 12′ s.t. Henderson) 6: Entra per Gomes e lo sostituisce anche nel ruolo di regista, comunque davanti alla difesa e non così avanti come preferiva Corini. Sembra più motivato di altre volte ma non fa nulla di straordinario.

Ranocchia 5,5: Torna titolare dal primo minuto dopo due spezzoni, secondo la tabella di marcia prevista per il suo completo recupero. Ancora c’è strada da fare. Gioca da mezzo destro, si fa notare poco (una sua conclusione termina abbastanza fuori) ma dà l’impressione che con lui in campo si possa alzare la qualità del centrocampo. Esce con i crampi mezz’ora prima della fine.

(dal 20′ s.t. Di Francesco) 6: Sacrificato a sorpresa, forse in ossequio al turnover. Entra con voglia, fa poco perché il Palermo è già in ritirata. Per poco non segna da lontano (ma sarebbe stata una paperona del portiere).

Lund 5,5: Reagisce bene alla pessima prestazione di quattro giorni fa a Spezia. È già qualcosa, anche perché ha voglia di spingere e di mettersi in mostra. Gli manca forse l’intesa con Di Francesco ma Brunori lo supporta bene. Niente di clamoroso ma stavolta preferiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se nella ripresa scompare.

Soleri 7,5: Protagonista indiscusso della gara, fin dalla palla al centro. Ispira il primo gol con un assist di livello dopo aver vinto un contrasto a trequarti di campo. Segna il sol del 2 a 1 con intuito e generosità. Prima, durante e dopo battaglia su ogni pallone dando una grossa mano alla squadra.

Brunori 8: Ha dispensato lezioni di calcio con la ferocia di chi va all’ultima battaglia. Il capitano segna il 17esimo gol stagionale con un tiro (non difficile) esploso con furore agonistica. E poi chiama tutti a raccolta per l’abbraccio di rito dove c’è tutta la rabbia accumulata negli ultimi giorni. Accarezza tanti palloni, lasciando a Soleri il compito di punta centrale di riferimento. È un piacere vederlo giocare.

(dal 37′ s.t. Mancuso) s.v.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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